Approfondimento
Questo breve glossario, realizzato dal Coordinamento Formazione Scuole per il rispetto delle persone Lgbtqi+ di Brescia, presenta i termini e gli acronimi più comunemente utilizzati nella comunità LGBTQI+.
E’ uno strumento utile per definire le basi di un linguaggio realmente inclusivo delle varie differenze e degli orientamenti affettivo-sessuali e di identità di genere.
Con il termine identità sessuale si fa riferimento a tutte le componenti: sesso, espressione di genere, identità di genere, orientamento sessuale.
Sesso: legato alle caratteristiche fisiche e biologiche (maschio femmina, intersessuale).
Orientamento Sessuale: indica un’attrazione, duratura, innata o immutabile, a livello emozionale, romantico o sessuale nei confronti di un’altra persona.
Identità di Genere: non è legata al sesso, ma alla nostra esperienza interiore e a come definiamo il nostro genere. L’identità di genere è legata a come ogni persona si definisce e si percepisce psicologicamente.
Espressione / ruolo di genere: il modo in cui una persona esplicita agli altri il proprio genere (stile, abbigliamento, trucco, linguaggio corporeo…).

LGBTIQ+: Acronimo che indica lesbiche, gay, bisessuali, trans, intersessuali, queer. Il “+” ha un doppio significato: è un simbolo inclusivo che indica tutti gli orientamenti sessuali e identità di genere non eteroconformi.
Lesbica: una donna emotivamente e/o sessualmente attratta da altre donne.
Gay: un uomo emotivamente e/o sessualmente attratto da altri uomini.
Bisessuale: una persona sessualmente e/o sentimentalmente attratta da più di un solo genere.
Transgender: aggettivo spesso usato come sinonimo di trans*. In alternativa, è anche usato come identità in sé.
A volte gli individui che vivono in un ruolo di genere diverso da quello assegnato alla nascita senza impegnarsi in alcun tipo di transizione medica si identificano come transgender.
È un termine “politico”, cioè autoassegnato, in contrapposizione al termine “transessuale” che ha un’origine medica psichiatrica.
Intersex o intersessuale: una persona nata con caratteristiche (ormonali, morfologiche o genetiche) che non corrispondono (del tutto) alla descrizione medica di sesso maschile o femminile. Potrebbe sentirsi come un uomo o una donna o come una persona non binaria.
Queer: storicamente era un termine gergale dispregiativo usato per identificare le persone LGBTIQ+, è un termine che è stato abbracciato e rivendicato dalla comunità LGBTIQ+ come un simbolo di orgoglio, in rappresentanza di tutti gli individui che stanno fuori dalle “norme” su genere e sessualità; è un termine che rigetta completamente identità e definizioni.
(+) : ha un doppio significato: è un simbolo inclusivo che indica tutti gli orientamenti sessuali e identità di genere non etero e rappresenta inoltre l’inclusività delle persone sieropositive (HIV+).
ALTRI TERMINI UTILIZZATI SONO:
Asterisco (*): nella lingua scritta sta a indicare la volontà di non legarsi al concetto binario maschio/femmina, includendo anche tutte quelle persone non-binarie, ovvero le persone che non si identificano in nessun genere.
Agender: una persona che non ha un allineamento personale né con il concetto di “uomo” né di “donna”, e quindi non si definisce in termine di genere (a volte chiamato anche di genere neutro o senza genere).
Androgino: un’espressione di genere che ha elementi sia di mascolinità che di femminilità.
Aromantic*: persona che non prova attrazione sentimentale verso altre persone.
Asessuale: una persona che generalmente non è sessualmente attratta da altre persone o sceglie di non svolgere attività sessuali.
Alleato/a: Una persona che non è LGBTIQ+ ma mostra supporto per le persone LGBTIQ+ e promuove l’uguaglianza in vari modi.
Bear: termine inglese che significa letteralmente “orso”. Nella cultura gay si utilizza per indicare uomini gay o bisessuali generalmente dalla corporatura robusta, spesso pelosi, caratterizzati da una espressione di genere mascolina.
Bifobia: la paura, la rabbia irragionevole, l’intolleranza e/o l’odio verso la bisessualità e le persone bisessuali.
Binario/Non-Binario: si riferisce al presupposto che esistono solo due generi: uomo e donna. Una persona non binaria è una persona che non si identifica come un uomo o una donna.
Si potrebbe sentire come una persona non allineata con nessuno dei poli uomo/donna, che presenta sia elementi codificati come maschili, sia elementi codificati come femminili; potrebbe riconoscersi in un punto intermedio dello spettro di genere oppure sentirsi come estranea a questa definizione.
Cisgender: termine usato per descrivere una persona la cui identità di genere si allinea con quella tipicamente associata al sesso assegnato alla sua nascita.
Coming-out: dall’espressione inglese “coming out of the closet”, letteralmente “uscire dall’armadio”, significa dichiararsi, uscire allo scoperto. Indica il processo di riconoscimento, accettazione e rivelazione della propria identità come persona lesbica, gay, bisessuale, trans, intersessuale o altri orientamenti sessuali e identità di genere e della condivisione con altre persone.
Crossdresser: persona che indossa abiti del sesso opposto nella propria sfera intima o amicale, indipendentemente dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale.
Demisessuale: una persona che ha un’attrazione sessuale solo se è presente un’attrazione romantica o comunque un forte legame emotivo.
Drag Queen/King: persona che indossa abiti del sesso opposto assumendo altresì l’identità di genere ed espressioni di genere del sesso opposto per lavoro, spettacolo o per specifici eventi ludico/culturali. E’ una professione.
Eteronormatività: Nella nostra cultura, la netta divisione tra generi e l’esplicita dominanza del maschile, rispondono e alimentano un modello fortemente eteronormativo nel quale l’eterosessualità risulta essere la norma unica per la sessualità e il genere risulta rigidamente definito, le persone sono divise in due generi distinti e complementari (uomo e donna), naturalizzando quelli che di fatto sono invece ruoli sociali.
Dietro un’idea di presunta universalità e dietro un’idea di naturalità si nasconde il fatto che la costruzione delle identità sessuali, dei generi, dei ruoli e delle espressioni sessuali e orientamenti deriva da un pensiero totalitario di predominio di un genere che definisce, secondo un suo preciso ordine, tutte le identità e le alterità appiattendole e riducendole a ciò che è funzionale a mantenere tale predominio.
Eterosessuale: una persona che è sentimentalmente e sessualmente attratta da persone del genere percepito “opposto”.
Gender Fluid/Gender Queer: una persona la cui identità o espressione di genere oscilla tra maschile e femminile e si colloca tra le due.
GPA/Gestazione per altri: è una tecnica di procreazione assistita dove una donna (gestante per altri), provvede alla gestazione per conto di una o più persone, il futuro genitore o genitori del nascituro. La fecondazione può essere effettuata sia con spermatozoo e ovuli della coppia sia attraverso donatrici e donatori attraverso il concepimento in vitro.
MtF: Transizione dal maschile al femminile.
FtM: Transizione dal femminile al maschile.
Omofobia: la paura o l’odio dell’omosessualità. In un senso più ampio il mostrare disapprovazione per le persone o per le relazioni LGBT * IQ (ad esempio qualcuno/a che si sente a disagio ad accettare che una persona sia gay, lesbica, bisessuale o transgender).
Omotransnegatività: forma pervasiva e sottile, presente nella cultura e nella società.
“E’ l’insieme di rappresentazioni culturali, di pratiche sociali, di credenze individuali e di comportamenti interpersonali che invalidano, sviliscono e aggrediscono i comportamenti, le identità e le comunità Lgbti.” (M. Graglia, Le differenze di sesso, genere e orientamento).
Outing: atto del rivelare l’orientamento sessuali di altr* senza che quest* abbiano fatto coming out (atto lesivo nei confronti della privacy).
Pansessuale: una persona che è sessualmente e/o sentimentalmente attratta da persone indipendentemente dal loro genere.
Polisessuale: una persona che è sessualmente e/o sentimentalmente attratta da diversi generi ma non tutti.
Riassegnazione di genere: procedure mediche che cambiano il corpo di una persona per meglio abbinarlo al loro genere (terapia ormonale, interventi chirurgici di cambiamento di sesso).
Sesso: si riferisce alle caratteristiche genetiche, biologiche e ormonali (organi riproduttivi, ormoni e cromosomi), solitamente descritte come “maschio” e “femmina”.
Surrogazione di maternità: vedi GPA
Transfobia: discriminazione o pregiudizio verso le persone trans basata sul semplice fatto di essere trans o legata all’espressione dell’identità di genere.
Transessuale: una persona che sperimenta una mancata corrispondenza tra il sesso con cui è nata e il genere nel quale si identifica. Alcune persone transessuali (ma non tutte) si sottopongono a trattamenti medici per abbinare il loro sesso fisico alla loro identità di genere.
Uomo Trans/Donna Trans: l’uomo trans (F to M) ha fatto una transizione dal femminile al maschile e si identifica col pronome maschile (il trans); la donna trans (M to F) ha fatto una transizione dal maschile al femminile e si identifica col pronome femminile (la trans).